L'attenzione non ci rende soli. Io dico sempre che non bisogna intravedere la fine per apprezzare anche un semplice filo d'erba che cresce . Se cogliamo la bellezza che ancora c'è, siamo in buona compagnia.
La poesia racconta un conflitto interiore continuo e lacerante. Il poeta usa l’immagine simbolica della colluttazione tra mare, cielo e terra per rappresentare forze opposte che convivono dentro la persona, scontrandosi senza tregua. Parla del peso del nascondersi, dell'indossare ogni giorno una maschera diversa per adattarsi al mondo, mentre dentro si è pieni di emozioni forti, contrastanti e mai del tutto condivise. Vorrebbe vivere finalmente in equilibrio con queste forze (mare, cielo, terra), e magari far nascere da quell’unione gioia, amore, felicità. Ma questo sogno si scontra con la realtà: una società che appare egoista, orientata solo verso il benessere materiale e la ricchezza, senza cura per i bisogni dell’anima.Abbracci per consolarti Gran Visir!